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La Gestione dei Rifiuti

La gestione dei rifiuti è il più grosso problema che un Amministratore, dall’Assessore del più piccolo Comune a quello della più grande Regione d’Italia, si trova a dover affrontare.

 

Ed in alcune zone, laddove mancano gli impianti, è anche il più difficile e la soluzione è quasi impossibile.

 

NON POSSIAMO RISCHIARE UNA NUOVA EMERGENZA-RIFIUTI COME QUELLA CHE, PARTITA DA NAPOLI, HA UMILIATO GLI ITALIANI FACENDO IL GIRO DEL MONDO!!!

L’analisi dell’emergenza-rifiuti è davvero molto semplice: minima raccolta differenziata; chiusura delle discariche; protesta in piazza contro la costruzione degli impianti.

 

Raccolta Differenziata

Una raccolta differenziata dei rifiuti a livello elevato rende possibile la diminuzione di rifiuti destinati a discariche o inceneritori: una significativa parte di essi potrebbe essere trattata e riutilizzata. Differenziare, dunque, è il primo passo per una gestione ottimale dei rifiuti, ma non è la soluzione unica e definitiva: risolve la metà dei problemi, non tutti.

Noi esporteremo l’esempio delle Amministrazioni Comunali che hanno sconfitto la piaga dei rifiuti grazie alla Raccolta Differenziata con il metodo del “porta a porta”.

Punteremo tutto sulla formazione dei cittadini ed in particolare degli studenti, che dovranno innanzitutto capire perché è necessario differenziare il rifiuto e non sentirsi semplicemente obbligati: non stiamo combattendo una guerra contro il rifiuto, stiamo conducendo una battaglia di civiltà per trasformare il rifiuto in risorsa.

 

Attraverso il progetto "Il Nostro Rifiuto, La Vostra Risorsa", di cui è promotrice l'Associazione Culturale Claudio Maria Fimiani abbiamo attuato una importante campagna di sensibilizzazione ed attivato SIA (Sportelli Informativi Ambientali) permanenti:

www.ilnostrorifiutolavostrarisorsa.info 

 

Suggeriremo alle Amministrazioni l’applicazione del principio “Chi Inquina Paga” nell’interpretazione preventiva propria della dottrina francese: forti dovranno essere i premi e gli incentivi per i virtuosi, così come pesanti gli aggravi fiscali e le sanzioni per chi si dimostrerà insensibile alla tutela dell’ambiente.

Alla raccolta differenziata vorremmo veder legati anche concorsi a premi, che stimoleranno ancor di più i cittadini a migliorare.

Incoraggeremo il passaggio “da Tassa a Tariffa”, il Compostaggio Domestico, l'utilizzo di apparecchi e strumenti (dissipatori, compostiere) utili a ridurre in particolare il rifiuto organico.

In ogni Comune vorremmo veder aprire uno Sportello di Eco-Scambio.

 

Rifiuto Zero

L’obiettivo del “Rifiuto Zero” è forse impossibile; lo è sicuramente almeno all’attuale stato della tecnologia, ma nulla vieta di farne il traguardo a cui tendere.

Metteremo in atto importanti campagne per la riduzione della produzione di rifiuti rivolte non solo ai singoli cittadini, ma anche e soprattutto alle Aziende (cfr. Imballaggi; Clean Production; utilizzo esclusivo di sacchetti di plastica biodegradabile o di borse di plastica riutilizzabili; preferenza per i distributori di prodotti; ecc.).

 

Discariche

Punteremo all’abbandono quasi totale degli impianti di smaltimento a discarica.

 

Impianti

Riteniamo assolutamente necessario costruire gli impianti, sia quelli per il recupero che quelli per la termovalorizzazione, indispensabili per la gestione dei rifiuti, anche in quelle Regioni e Province che ne sono sprovvisti.

Nel lungo termine sarà necessario, in accordo con le comunità locali, individuare i siti per la costruzione di piccoli e medi impianti: piccoli consorzi di Comuni potranno gestire i loro rifiuti con impatto ambientale pari a zero, data la minima quantità di rifiuti da smaltire. Siamo sicuri che questo sistema favorirà ulteriormente la raccolta differenziata, poiché i cittadini che non differenzieranno il rifiuto saranno essi stessi colpiti, più o meno violentemente a seconda della loro virtù nel differenziare, dalle conseguenze.

Vogliamo vedere incentivata la costruzione di piccoli e medi impianti a biomasse. La biomassa è costituita da sostanze biologiche di origine animale o vegetale che, opportunamente trattate, possono essere trasformate in energia pulita: il suo sfruttamento energetico può comportare notevoli ricadute a livello economico, ambientale, occupazionale ed offrire nuove opportunità di sviluppo a zone marginali e depresse.

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